E’ da oggi in vendita sul sito www.corriereimprese.it/guide “I lavori del futuro” quarta guida di Corriere Imprese dedicata “alle nuove competenze richieste dal mercato digitale (e non solo)”. Nel libro, scritto in collaborazione con la Faculty di Digital Accademia e con l’introduzione di Riccardo Donadon figurano i contributi di Carlo Carraro, Elena Crudo, Sara Giunta, Paolo Gubitta, Ludovico Fontana, Sandro Mangiaterra, Dario Montanaro, Alessandra Nava, Francesca Parviero.
Questa è la mia introduzione al volume. Buona lettura
C’è una missione impossibile che spetta a chiunque lavori nel mondo del digitale: provare a spiegare ai propri genitori quale sia la propria occupazione. «Lavoro con il computer e Internet» si taglia corto per non doversi addentrare in un linguaggio da programmatori. Abbiamo pensato a «I lavori del futuro» come un libro che fosse tre cose: una bussola per i ragazzi delle scuole superiori; un ponte tra generazioni; un ragionamento aperto sulle competenze sulle quali l’Italia – non i singoli, ma il Paese – deve puntare per garantirsi un futuro. Ovviamente «I lavori del futuro» non è un catalogo.
Un elenco di lavori futuri o futuribili sarebbe stato di fatto inutile: le job description cambiano di mese in mese, intrecciano mode, evoluzioni dell’informatica e fantasie dei responsabili delle risorse umane. I confini tra le professioni sono sempre più inde-finiti e quel che serve, siamo convinti, è un approccio multidi-sciplinare e aperto, che tenga conto dei macrotrend del mercato e delle evoluzioni nell’organizzazione aziendale. Certo: «digital first», in tutti i campi; ma dopo di quello tanta cultura classica e umanistica, soft skills, come le capacità di lavorare in team e di comunicare, analizzare e interpretare. Per un laureato in Scienze della Comunicazione come è un bel sollievo sapere che il futuro non è solo per ingegneri.
Con la collaborazione della Faculty di Digital Accademia, uno degli attori che questo futuro lo sta costruendo, abbiamo deciso di puntare sull’individuazione di otto aree tematiche, sulla descrizio-ne di alcune professioni e sulle competenze richieste dal mercato per questi lavori emergenti. E poi tanti esempi concreti, le storie di chi sta aprendo la strada in tanti settori, perchè niente meglio di loro possono spiegare chi è e cosa fa un Data Analyst o un Transmedia Producer. Un approccio nuovo e aperto che porta con sé diverse conseguenze: cambia il modo di cercare il lavoro (e in questo libro i suggerimenti non mancano), cambiano i modi per selezionare i col-laboratori della nostra azienda. Cambia, soprattutto, il modo di formare le competenze. I lavori del futuro richiedono una scuola del futuro. E su questo si gioca la partita più importante del Paese.